C’è chi la chiama sport, chi la chiama attività, chi la chiama hobby, chi la chiama disciplina, c’è chi la chiama passione. Io dopo tutti questi anni non ho ancora imparato a dargli un nome, so solo che è tutta la mia vita e non riuscirei a farne a meno o a vedermi senza.
Sicuramente nella subacquea c’è un po’ tutto delle definizioni che ho riportato sopra.
Ma perché si inizia ad andare sott’acqua? Anche qui non c’è una risposta oggettiva perché la motivazione può variare da persona a persona e anche nel tempo.
Io ho iniziato quando avevo solo 14 anni perché ero letteralmente affascinata dal mondo marino, pur vivendo in una città lontana dal mare. Dopo il primo corso è stato amore a prima vista e tutt’ora ho gli occhi che mi brillano quando ne parlo.
Ecco quindi 7 buoni motivi per iniziare a fare subacquea:
Indice dei contenuti
Il subacqueo è indubbiamente un amante del mare e della natura in generale. Diverse ricerche sociologiche provano infatti che gli appassionati di mare spesso sono interessati anche alla montagna, allo sci, all’arrampicata e alle passeggiate, tutte attività che ti permettono di stare in mezzo alla natura.
Che si scelga più o meno consapevolmente, il contatto con la natura ha degli indubbi effetti positivi su tutti noi, adulti e bambini, come provano anche diversi studi scientifici: primi tra tutti ci sono un aumento della vitalità e una diminuzione dello stress.
Immergersi dà la possibilità di osservare una natura diversa dal nostro ambiente naturale: in circa un’ora di immersione è possibile osservare una moltitudine di specie diverse, facilmente identificabili con delle nozioni base di biologia marina come quelle che si possono apprendere seguendo il corso Fish Identification. Spesso si sviluppa o si affina anche una sensibilità verso tutti i temi di rispetto e conservazione ambientale.
Quanti di voi hanno fatto la prima esperienza con le bombole durante un viaggio?
E quanti di voi hanno fatto il corso subacqueo durante una vacanza al mare?
Sicuramente chi fa immersioni è anche un appassionato di viaggi e aggiungere questa nuova passione ti farà scoprire mete che indubbiamente non avevi considerato prima.
Infatti, una volta che inizierai ad immergerti, avrai la curiosità di scoprire nuovi siti di immersione. Questo ti porterà inevitabilmente a viaggiare: che sia un weekend vicino casa oppure dall’altra parte del mondo non importa, noi subacquei siamo in grado di sopportare lunghe ore di viaggio pur di ammirare le meraviglie nascoste sotto il pelo dell’acqua.
Inoltre molte persone vivono l’esperienza di visitare posti nuovi come forma di arricchimento personale e come spunto per sperimentare una cultura diversa.
Una volta frequentato il primo corso subacqueo, vedrai le tue vacanze con occhi diversi e cercherai di conciliare ogni itinerario con la pratica delle immersioni.
Molti amano anche tornare negli stessi posti perché questi diventano un po’ come una seconda casa. E questo ve lo spiego nel punto numero 3.
Una delle regole fondamentali della subacquea è quella di immergersi sempre in coppia: questo ci permette di avere un compagno su cui poter contare nel momento del bisogno e con il quale condividere l’esperienza subacquea. Quando fai immersioni avrai sicuramente il tuo buddy preferito ma, se viaggi da solo, al centro immersioni ti verrà assegnato un compagno di immersione.
Ogni volta che arrivi in un diving center l’impatto iniziale è fondamentale: noi amiamo accogliere i nuovi e i vecchi amici subacquei con un buon aperitivo. Questo ci permette di conoscere i partecipanti dell’uscita del giorno successivo, di metterli a proprio agio e, non meno importante, di farli conoscere tra di loro.
Capita spesso che ci siano viaggiatori in solitaria, per i motivi più disparati, che a fine aperitivo o dopo la prima uscita hanno già fatto amicizia con tutti! La maggior parte dei nostri ospiti sono degli amici che tornano di anno in anno e con i quali ormai si è instaurato un bel rapporto di amicizia. Tra di loro molti si organizzano da anni per incontrarsi ad Ustica e trascorrere la loro vacanza subacquea insieme.
Quindi anche se ti ritrovi ad organizzare da solo la tua vacanza subacquea non ti preoccupare: durante la tua permanenza potrai conoscere persone con degli interessi simili ai tuoi.
Infatti uno degli aspetti che più mi affascina da quando faccio subacquea è la varietà delle persone che ho conosciuto: credo che siano poche le attività che ti permettano di conoscere individui con interessi, età e ambito sociale così diversi come facendo subacquea. Capita piuttosto spesso che subacquei, dai lavori e dagli interessi più disparati, stringano amicizie, anche durevoli negli anni, che li porteranno a condividere le future vacanze sub e molto altro.
Difficilmente una persona pigra e poco coraggiosa sceglierà di fare immersioni. Praticare immersioni è una delle attività che ci regala una buona scarica di adrenalina: trovarsi a nuotare a pochi metri da uno squalo o avvolti in un vortice di barracuda sicuramente è una emozione unica. Provare nuove cariche emotive è tra le motivazioni che spingono sempre più persone ad immergersi, coniugando così l’amore per le attività avventurose con un profondo rapporto con la natura.
Già frequentando il corso Open Water apriamo i nostri occhi su un mondo sconosciuto e tutto ci sembrerà nuovo. Facendo immersioni ci verrà voglia di esplorare tipologie di immersioni sempre diverse. Tutto questo sarà possibile frequentando uno dei corsi avanzati presenti: che tu sia interessato alla storia e ai relitti o un appassionato delle grotte o un amante della biologia marina, c’è un corso appropriato per ogni tua passione e per saziare la tua voglia di avventura!
Tuffarsi in acqua ci catapulta in un mondo senza peso, cullati dalle onde e dalla corrente, avvolti da questo magico fluido: la sensazione di essere sospesi in acqua ci suscita un piacevole effetto paragonabile solo alla meditazione e riproduce la sensazione di essere nel grembo materno.
Sott’acqua vediamo, sentiamo, respiriamo in modo diverso; il contesto sensoriale infatti ci infonde una sensazione rilassante: il blu profondo e la luce che si attenua con la profondità, il nuotare sinuoso dei pesci, il contatto con l’acqua e i suoni attutiti ci regalano un’esperienza distensiva per tutto il corpo.
Noi subacquei sappiamo bene quanto tutto questo, nella vita frenetica che conduciamo, sia importante; infatti immergersi ci permette sia di restare un po’ soli con noi stessi, ascoltando solo il nostro respiro, sia di ammirare la natura condividendo questa passione con altre persone.
C’è anche a chi la natura e la pace interessano poco e preferiscono di gran lunga mettersi in gioco assiduamente.
Ogni immersione è diversa dalle altre: anche se fatta nello stesso sito, le condizioni meteo-marine e la nostra percezione possono cambiare. Diventa quindi fondamentale conoscere le proprie capacità e i propri limiti per poter fronteggiare le diverse situazioni che ci si potrebbero presentare.
Ad ognuno di noi quando ha iniziato ad andare sott’acqua sembrava di dover fare mille cose insieme: respira, controlla l’assetto, pinneggia, respira, controlla gli strumenti, controlla il compagno, respira… Tutte queste azioni sono diventate piano piano automatiche facendo pratica e concentrandoci su un aspetto alla volta. Chi vuole migliorare nella pratica delle immersioni non può prescindere da due elementi fondamentali: l’assetto e il consumo d’aria. Per chi vuole migliorare l’assetto consiglio sempre il corso Peak Performace Buoyancy che tramite lo svolgimento di semplici esercizi ti permetterà di “volare” sott’acqua senza alzare più un granello di sospensione. Il consumo d’aria è dato da un insieme di fattori quali la corretta pesata, la tranquillità in acqua e molto altro che tratterò in un altro articolo per dargli la giusta rilevanza.
C’è anche chi, tra i subacquei, vuole andare sempre più giù e qui si apre una serie di possibilità e corsi: iniziando dai corsi ricreativi di profondità, Deep diver, a quelli tecnici. Qui chi vuole migliorarsi e mettersi in gioco troverà acqua per le sue pinne!
Se cerchiamo il significato di questa parola troviamo:
“La curiosità è un comportamento o un istinto, di natura abituale o episodica, caratteristico dell’uomo ma diffuso anche in alcune specie animali, atto a soddisfare un desiderio inquisitivo circa la natura di un oggetto o di un fenomeno di qualsiasi genere esso appartenga. È un aspetto emozionale che, riguardando l’esplorazione, l’investigazione e l’apprendimento, descrive un numero non ben conosciuto ed identificato di meccanismi e comportamenti psicologici che hanno come fine il placare l’impulso degli esseri viventi a trarre informazioni ed interagire con l’ambiente” Wikipedia
In questa definizione è già contenuto il significato del perché andare sott’acqua: soddisfare un desiderio, un’emozione esplorando, apprendendo e interagendo con l’ambiente.
Molti subacquei hanno iniziato spinti dalla curiosità di respirare sott’acqua: magari si trovavano in una località esotica oppure un loro caro che aveva già il brevetto, a furia di raccontare le sue avventure subacquee, ha fatto venire la voglia di provare. A volte per far scattare la curiosità basta semplicemente aver visto un documentario o essere capitati in piscina durante lo svolgimento di un corso subacqueo.
Se anche a te è sorta questa curiosità, puoi cominciare con il Discovery o, come ho fatto io, iniziare direttamente dal corso Open Water diver.
Qualunque sia il motivo per il quale hai iniziato a fare immersioni, sicuramente avrai provato nuove emozioni e questo ti spingerà a proseguire con questa attività perché una cosa è certa: la subacquea crea dipendenza!
Istruttrice subacquea e proprietaria del Lustrica diving center. Amante da sempre del mare e appassionata di biologia marina, accompagno i subacquei, o aspiranti tali, alla scoperta del mare e dei suoi curiosi abitanti.