Il 29 aprile si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale della danza. Istituita nel 1982 dal Comitato internazionale della Danza dell’UNESCO, è stata scelta proprio la data del 29 aprile perché coincide con la nascita del coreografo e inventore del balletto moderno Jean-Georges Noverre.
La danza è libertà di movimento, di espressione, non ha barriere culturali perché praticata in tutto il mondo, è un’attività che unisce i popoli. Così come per gli umani, anche nel mondo animale, la danza è un’attività molto diffusa. Gli animali, sia terrestri che marini, usano la danza per manifestare il più grande dei sentimenti: l’amore. In particolare sott’acqua la danza è utilizzata come tecnica di corteggiamento, seduzione ed è essenziale essere un buon ballerino per essere scelti come partner.
Ma andiamo a scoprire quali sono le varie danze usate dagli abitanti del nostro Mar Mediterraneo.
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Ci sono tantissime strategie nel mondo animale per rendersi interessanti agli occhi di un possibile partner: si può costruire un bel nido, si possono sfoggiare colori brillanti e grandi dimensioni, si possono portare in dono dei regali i cosiddetti doni nuziali, si può lottare e vincere contro altri pretendenti e poi si può essere artisti: cantando e ballando!
I molluschi, come dice il loro nome, sono animali dal corpo molle quindi estremamente flessibili e aggraziati, caratteristiche essenziali per un danzatore. Questi animali non effettuano delle vere e proprie coreografie per scopi precisi, come il corteggiamento, ma il loro movimento naturale spesso ricorda la sinuosità dei ballerini. La lepre di mare o monaca di mare (Aplysia depilans) è un mollusco gasteropode che presenta una conchiglia sottilissima quasi invisibile che la fa apparire molto simile a un nudibranco. È diffusa nel Mediterraneo e nell’oceano Atlantico in zone ricche di vegetazione marina, della quale si nutre. È un animale bentonico che si sposta di rado, solo per cercare altro cibo o difendersi dai predatori, ma quando lo fa meraviglia tutti: presenta due pinnette in posizione pettorale che si estendono e si chiudono come la gonna di una ballerina di flamenco durante la danza.
Anche il polpo con il suo corpo molle e i suoi 8 lunghi tentacoli usa movimenti eleganti per spostarsi: unisce “i piedi” e li separa in maniera del tutto indipendente, per questo è l’animale più snodato tra i ballerini.
Abbiamo visto in altri articoli di questo blog che non tutti i pesci usano le loro energie per le cure parentali, ossia per assicurarsi la sopravvivenza e il benessere della prole, ma quasi tutti investono tempo ed energia nel corteggiamento. Lo scopo ultimo della maggior parte dei pesci è quello di riprodursi, ancor più in quelle specie che lo fanno una sola volta nella vita. Molti pesci del nostro Mar Mediterraneo sono promettenti ballerini e potremmo essere spettatori di una loro performance durante un’immersione nella nostra amata isola di Ustica.
Per primo menzioniamo il nostro amico spinarello. Il maschio di questa specie spende molte energie per la riproduzione: costruisce un nido di alghe marine, si tinge il ventre e la gola di rosso per essere più appariscente agli occhi della femmina e si esibisce in una caratteristica danza a zigzag. Quando vede una femmina nelle vicinanze del suo nido compie un movimento verso di lei, frena e poi torna indietro verso il nido. Continua così per alcuni minuti per poi sdraiarsi nel nido, mostrando il ventre rosso brillante per convincere la femmina a entrare. La danza è cruciale perché se non è ben realizzata la femmina non si avvicinerà al nido e quindi non vedrà né la costruzione né il ventre rosso dello spinarello che avrà solo sprecato il suo tempo.
Altro esempio di pesce ballerino è il dragoncello (Callionymus lyra). Questa specie, che si incontra nei fondali sabbiosi e fangosi del Mar Mediterraneo tra i 5 e i 100 metri di profondità, presenta un rituale di accoppiamento che ricorda molto una danza: la coppia infatti si muove all’unisono, ventre a ventre come in un ballo liscio, prima della liberazione dei gameti.
Il primo ballerino della compagnia dei pesci del Mediterraneo è senza ombra di dubbio il cavalluccio marino. Già sappiamo che in questa specie il maschio investe tantissimo nella cura dei piccoli, e addirittura li partorisce, ma non si risparmia neanche quando si tratta di corteggiamento. Quando una femmina di cavalluccio marino è nei paraggi, il maschio le si avvicina e cerca di intrecciare la sua coda con quella della femmina. Se la femmina acconsente inizia uno spettacolo tra i più romantici del mondo sottomarino! La coppia con le code intrecciate e i musi vicini inizia una danza che dura circa 5/6 minuti: nuotano insieme verso l’alto e poi verso il basso e infine iniziano a compiere movimenti circolari come in una coreografia ben studiata.
Finora abbiamo menzionato tipi di danza dei pesci ossei, ma i pesci cartilaginei come razze e squali ballano? Ebbene sì! Il diavolo di mare (Mobula mobular), detto anche mobula, è una specie in pericolo di estinzione che si può osservare a volte nel mar Mediterraneo. Presenta un corpo romboidale con delle pinne pettorali grandi che sembrano delle ali. Sono proprio queste ali a permettere alle mobule di compiere dei grandi salti ed evoluzioni fuori dall’acqua che ricordano i grandi salti dei danzatori classici. Le mobule danzano per vari motivi, ma il più comune è quello di attirare un partner. Migliore sarà la tecnica del salto e maggiore sarà lo splash nella ricaduta, più probabilità avrà quell’esemplare di essere scelto come idoneo per la riproduzione. I salti possono essere svolti da un ballerino solista, ma anche da un vero e proprio gruppo dando vita a uno spettacolo di impressionante ritmo e bellezza.
Anche la protagonista di tutte le nostre immersioni a Ustica, la cernia bruna, è un’ottima ballerina.
A inizio stagione spesso possiamo notare gruppi di cernie riunite per taglia scorrazzare insieme e girarsi attorno. Questo gioco si intensifica durante il periodo dell’accoppiamento: solitamente il maschio non corteggia una sola femmina ma avrà a disposizione un intero corpo di danza! Con la luna nuova e vicino alle ore del tramonto inizia il suo spettacolo: inizierà a corteggiarne una alla volta, girando intorno alla femmina e poi a strusciandosi addosso a lei. Al culmine della danza, i due puntano verso la superficie con un guizzo fino a raggiungere il termoclino, dove l’acqua è più calda: qui la coppia emette i gameti simultaneamente.
È davvero una fortuna poter assistere a questo evento, ma non poi così raro a Ustica!
Delfini e balene hanno vari comportamenti definiti come comportamenti di superficie che ricordano molto una danza e che sono praticati per vari motivi: per semplice gioco e divertimento, come comunicazione all’interno del gruppo o come esibizione nei confronti di un possibile partner. Nel nostro Mar Mediterraneo citiamo tra i danzatori: il delfino comune (Delphinus delphis), il tursiope (Tursiops truncatus), la stenella striata (Stenella coeruleoalba) e il capodoglio (Physeter macrocephalus). Per quanto riguarda i delfini, tutte le specie sopra menzionate si possono osservare spesso praticando il Bowriding, ossia cavalcando le onde formate dalle imbarcazioni come se volessero copiare il movimento delle onde ed esibirsi in una danza a pelo d’acqua insieme alla barca, e il Tailspinning, ossia muovere la coda velocemente a pelo d’acqua per mantenersi in posizione eretta scivolando all’indietro sulla superficie come nel famoso “moonwalk” di Michael Jackson. Parlando invece di grandi salti dobbiamo citare il capodoglio. Capodogli e balene praticano il breaching, che consiste in un salto con il corpo completamente fuori dall’acqua, in posizione orizzontale, che ricade ventralmente o lateralmente con un sonoro splash paragonabile a un grand jeté, forse il salto più famoso della danza classica.
Gli animali marini non sono quindi da meno quando si tratta di danzare, avvicinandosi molto a movimenti e stili di danza praticati dagli esseri umani. Sono inoltre tutti molto aggraziati, senza anni e anni di studio! Non ci resta che celebrare insieme la giornata internazionale della danza e magari proprio con una bella immersione, che ci potrebbe rendere spettatori di qualche balletto a sorpresa!
Laureata in Biologia marina, guida naturalistica tra il Messico e l’Italia. Guida di snorkeling e whale watching di professione e subacquea per passione. Il mio obiettivo nella vita è diffondere l’amore e il rispetto per il mare e le creature che lo abitano.