Il barracuda, o meglio i vortici di barracuda, sono uno degli elementi che hanno reso l’area marina protetta di Ustica una delle più famose tra le mete subacquee italiane. Molti sono infatti i siti di immersioni intorno all’isola dove è possibile ammirare questi fantastici pesci.
Sebbene sia una delle creature più temute e spesso considerata un pericolo sottomarino dagli esseri umani, il barracuda è tra le specie preferite dai subacquei tra quelle incontrate sott’acqua durante nostre le immersioni.
Questi voraci ed opportunisti predatori dai sorprendenti scatti di velocità, non smettono mai di stupirci e talvolta anche farci venire un brivido lungo la schiena.
Esistono 26 specie diverse di barracuda nel mondo, la maggior parte delle quali vive nelle acque tropicali dei Caraibi, Oceano Indiano e Pacifico.
Sei pronto a scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo temuto pesciotto?
Di cosa parleremo:
Indice dei contenuti
Specie non prettamente tipica del Mar Mediterraneo, il barracuda ha cominciato a popolare anche le acque dei nostri mari da una quindicina di anni; lo si può infatti incontrare lungo le coste tirreniche dalla Sicilia al Mar Ligure e nelle acque che circondano le isole, in particolare attorno all’area marina protetta di Ustica.
La presenza del barracuda nel mar Mediterraneo negli anni recenti è stata resa possibile dall’innalzamento della temperatura dell’acqua: essendo questa specie ad affinità tropicale, il riscaldamento ha reso le acque del nostro mare un habitat ideale, favorendone così la sua diffusione.
Nel Mediterraneo sono presenti principalmente due specie della famiglia Sphyraenidae: Sphyraena viridensis, comunemente detto barracuda mediterraneo, e Sphyraena sphyraena, il luccio di mare.
Per molti anni queste due specie di barracuda sono state confuse, anche dagli addetti ai lavori, perché sono molto simili e non se ne conoscevano ancora bene le differenze.
Vediamo le caratteristiche comuni di queste due specie di barracuda:
BARRACUDA MEDITERRANEO (Barracuda bocca gialla) |
Classe: Actinopterygii |
Ordine: CARANGARIA / misc |
Famiglia: Sphyraenidae |
Genere: Sphyraena |
Il barracuda mediterraneo, anche detto boccagialla, presenta 20/23 caratteristiche bande scure verticali lungo tutto il dorso che diventano più evidenti con l’età.
Peculiarità che lo distingue dalla specie europea è il preopercolo privo di scaglie.
Può raggiungere il metro e mezzo di lunghezza e raggiungere fino a 3 kg di peso.
E’ una specie pelagica, ovvero vive al largo, tipicamente associata alle isole ed ai promontori, raggiungendo una profondità di circa 100 metri. Al contrario di altri barracuda, questi organismi sono principalmente piscivori, e prediligendo specie come acciughe e latterini.
BARRACUDA EUROPEO Luccio di mare |
Classe: Actinopterygii |
Ordine: CARANGARIA/misc |
Famiglia: Sphyraenidae |
Gen. Sphyraena |
Il luccio di mare, anche detto barracuda europeo, presenta una livrea uniforme dove le bande verticali che caratterizzano i barracuda sono assenti o impercettibili.
Una delle caratteristiche che lo distingue dalle altre specie è la presenza di scaglie sul preopercolo.
La taglia di questa specie è inferiore rispetto al barracuda mediterraneo, si è osservata una lunghezza di un metro massimo.
Il barracuda europeo è anch’essa una specie pelagica, ma più prettamente costiera ed associata a fondi sabbiosi ed è un carnivoro generalista: si alimenta di pesci, cefalopodi e crostacei.
Il barracuda per antonomasia, ritenuto frequentemente aggressivo e tossico, è propriamente detto Grande barracuda. Appartiene alla specie Sphyraena barracuda ed è presente principalmente in aree tropicali, in particolare ai Caraibi.
E’ il più grande tra tutti i barracuda, può arrivare fino a quasi i 2 metri di lunghezza ed è caratterizzato da macchie circolari nere e le tipiche bande scure verticali lungo il corpo.
A differenza dei barracuda presenti nel Mediterraneo, gli esemplari nel mare dei Caraibi non sono commestibili, perché molto frequentemente ingeriscono pesci che a loro volta si sono intossicati cibandosi di alghe microscopiche (i dinoflagellate) che contengono una tossina neurotossica presente. La malattia che si contrae si chiama Ciguatera e può causare vomito, diarrea ed in alcuni casi anche danni neurologici. Purtroppo è impossibile sapere se un pesce è contaminato, quindi in alcune aree tropicali del mondo, se ne sconsiglia l’assunzione.
I barracuda solitamente nuotano attivamente in acque limpide in cerca di banchi di pesce azzurro.
Il loro colore argenteo ed i loro corpi allungati fanno sì che siano difficili da notare, specialmente quando si posizionano di fronte alla loro preda. Sono attratti dal luccichio: prediligono prede con scaglie argentee, ed è per questo motivo che si sconsiglia ai subacquei di immergersi con gioie scintillanti che potrebbero catturare la loro attenzione.
I barracuda fanno principalmente affidamento sulla vista quando cacciano, notando qualsiasi cosa che abbia un colore inusuale, un riflesso o un movimento. Una volta individuata una vittima, la lunga coda e le pinne sia anale che dorsali, fanno sì che si possa muovere con scatti repentini per catturare la preda prima che se ne accorga, e scappi. La loro tattica di attacco consiste principalmente nel tendere un agguato e cogliere di sorpresa la preda con delle violente accelerazioni.
Spesso ci è capitato, durante le nostre immersioni ad Ustica, di imbatterci in una di queste scene di caccia fantastiche che ci hanno fatto sentire fortunati spettatori in prima fila!
I barracuda sono animali gregari: con l’avanzare dell’età e raggiunta la maturità sessuale, tuttavia, tendono ad essere solitari.
Vi sono però delle eccezioni alla vita solitaria degli adulti: durante il periodo della riproduzione o nel caso di attacchi di gruppo, si riuniscono in grossi banchi.
Il tipico banco di barracuda è principalmente composto da individui giovani o sub-adulti che stanno più vicino alla superficie, ed i più grossi, tipicamente femmine, che si posizionano più in profondità, tipicamente intorno ai 30 metri.
La formazione del banco è principalmente legata a questioni di praticità:
L’isola di Ustica nel Mediterraneo è famosa per i suoi banchi di barracuda: è possibile ammirare il banco più grande (centinaio di individui) alla Secca della Colombara, anche se ultimamente sembra aver spostato l’areale un po’ al largo, ed è dunque meno comune da avvistare.
Sono invece degli immancabili compagni di immersione allo Scoglio del Medico.
Negli ultimi anni abbiamo notato la presenza di nuovi banchi di barracuda in più siti di immersione: si avvistano diversi banchi più piccoli in aree dove prima erano quasi introvabili: in particolare nel sito di immersione di Punta Galera oppure a Punta dell’Arpa, è possibile osservare banchi di giovani barracuda che nuotano nei pressi delle praterie di posidonia.
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Una laurea in Biologia e una specializzazione in Biologia Marina, appassionata del mare e dei viaggi. Subacquea per diletto e guida di whale watching di professione.