La bella stagione è ormai alle porte e tutti gli appassionati di immersioni sono già alla ricerca della prossima vacanza subacquea. In occasione della Giornata dell’Attività Fisica (6 aprile) e della Giornata della Salute (7 aprile) voglio condividere con voi x abitudini per i subacquei che ricominceranno ad immergersi dopo l’inverno.
Molte persone si approcciano alla subacquea piuttosto che all’apnea proprio perché praticarla non implica un allenamento costante. Ma è pure vero che avere delle accortezze ci permette di godere appieno e in tutta sicurezza della nostra esperienza subacquea.
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Il fatto di poter contare su una scorta d’aria invece che solo sui nostri polmoni (e sulla nostra testa), non ci deve far pensare che la preparazione fisica non sia indispensabile per affrontare al meglio un’immersione.
Trasportare la propria attrezzatura o anche semplicemente indossarla e stare in piedi completamente vestiti anche solo il tempo di entrare o uscire dall’acqua, potrebbe diventare fonte di stress se non siamo in grado di farlo autonomamente. Ma qui tempestivamente interviene lo staff del diving con cui ci si immerge che potrà agevolare sia l’ingresso in acqua che l’uscita del subacqueo.
Ben diverso invece è affrontare l’immersione. Benché tendenzialmente sott’acqua i movimenti e la pinneggiata siano lenti, può capitare, sopratutto ad inizio stagione, di imbattersi in correnti anche abbastanza sostenute. In questo caso dovremo nuotare con più forza per contrastare la corrente e, per un subacqueo poco allenato, questo potrebbe voler dire entrare in agitazione e in affanno, innescando quello che viene chiamato un “effetto domino” di reazioni.
Per ovviare a questo inconveniente dovremmo mantenerci in un buono stato di fitness. Fare attività fisica regolarmente sarebbe l’ideale, ma per chi va in letargo come gli orsi d’inverno riprendere almeno con un’attività aerobica leggera sarebbe consigliato.
Una camminata veloce, un giro in bici, una nuotata possono essere delle valide attività per rimettersi in forma. E per i più audaci, si fa per dire, anche qualche sessione in palestra per rafforzare la muscolatura di gambe, addome e schiena sarebbe indicato.
Anche perché poi si sa che il subacqueo è godereccio e le vacanze subacquee si sposano benissimo con dei tour enogastronomici.
Inoltre sarebbe opportuno sottoporsi ad controlli medici per valutare le nostre condizioni fisiche.
Che tu sia un maniaco nella cura dell’attrezzatura o no, prima di rituffarti dopo mesi di non utilizzo, è buona norma ispezionarla e, se possibile, provarla prima di immergercisi.
Cosa possiamo fare da soli? L’ispezione visiva è la prima cosa da fare.
Uno dei componenti fondamentali delle immersioni sono gli erogatori: controllarli visivamente ispezionando i vari o-ring e lubrificarli per evitare che si secchino e si rompano quando meno ce lo aspettiamo. Se abbiamo o-ring di scorta possiamo anche sostituirli. Ricordati di non serrare troppo le fruste quando le riavviti altrimenti solleciterai troppo gli o-ring e sarà quasi impossibile svitarle al successivo controllo.
Se il filtro del primo stadio invece non ha più il suo colore grigio/argento ma tende al verde è arrivato il momento di fare una revisione da un tecnico. Ti consiglio comunque di farla una volta l’anno, massimo due anni (in base a quanto utilizzi il tuo erogatore) perché le parti interne vengano controllate da chi di competenza. Per andare sul sicuro rivolgiti al tuo negoziante di fiducia che saprà consigliarti al meglio.
Per il GAV invece sarà sufficiente gonfiarlo a bocca dal corrugato fino al massimo della sua capacità e provare il corretto funzionamento di tutte le valvole di scarico rapido. Gonfialo nuovamente e lascialo così per un pò: ciò servirà per vedere se si sgonfia da solo. Se questo dovesse avvenire è probabile che una delle valvole rimanga aperta oppure che si sia bucato il sacco della camera d’aria. Anche in questo caso rivolgiti al negoziante di fiducia: potrebbe bastare una piccola riparazione invece di sostituire l’intero GAV.
Maschera e pinne sono di facile controllo: ispeziona i cinghioli di entrambe, il silicone della maschera e la pala delle pinne (potresti averle riposte male e potrebbero aver preso una piega strana che potrai correggere semplicemente mettendola in piano con dei libri sopra).
In ultimo la muta: sappiamo che quesa simpaticona ha il vizietto di restringersi durante l’inverno 🤪 quindi non aspettare di provarla quando sarai già in vacanza sotto il sole per poi richiamare tutti i pesci del mare, ci sarà poco da fare a quel punto. Misurala invece comodamente a casa e, se hai una muta umida o una semistagna, nel caso ti stia un po’ stretta, hai diverse azioni da fare:
Per questi e altri consigli su come trattare la tua attrezzatura ti consiglio di seguire il corso Equipment.
Molti subacquei con l’arrivo dell’autunno ripongono l’attrezzatura. Se riesci invece pianifica delle immersioni anche in periodi diversi dell’anno. Bastano un paio di tuffi al mese per non perdere il ritmo e rimanere in allenamento e magari potrai scoprire degli itinerari che non avevi mai considerato e conoscere anche persone nuove con cui condividere la tua passione.
Ci sono tanti posti dove potersi immergere in autunno in inverno: da mete esotiche alle vicine mete italiane a delle piscine dove fare anche solo un po’ di training.
Ricorda che la “vitamina mare” ha dei potenti effetti sia sul tuo corpo che sul tuo umore.
Spesso tante persone che iniziano lamentano il fatto di portare avanti questa passione da soli. Consiglio sempre di coinvolgere amici o parenti nell’attività subacquea così da avere sempre un compagno di immersione che conosci ma anche per condividere emozioni nuove.
E se poi proprio non trovi nessuno dei tuoi conoscenti che ti segua in questa folle attività, puoi sempre iniziare a frequentare delle associazioni o scuole subacquee dove poter incontrare tante persone nuove con la tua stessa passione per il mare e per le immersioni.
Qualsiasi sia il tuo livello subacqueo troverai un corso adatto a te, un corso che ti permetta di migliorare le tue abilità subacquee o che ti aiuti a conoscerti meglio come subacqueo o che ti permetta di approfondire uno dei tanti aspetti della subacquea.
Mettersi o rimettersi in gioco periodicamente ti permette di rimanere allenato non solo fisicamente ma anche mentalmente: uscire dalla zona di confort ti permetterà di testare le tue abilità e di imparare a rispondere con decisione e fermezza alle possibili evenienze che si possono presentare in immersione. Vedrai che questo allenamento ti servirà anche nella vita di tutti i giorni.
L’attività subacquea è indubbiamente una delle attività più piacevoli ed emozionanti che ci siano ma non dobbiamo sottovalutare i rischi in cui si può incorrere, qualsiasi livello di addestramento abbiamo.
Da anni la DAN assicura e assiste i subacquei di tutto il mondo durante le loro immersioni. Molti pensano che investire dei soldi nell’assicurazione subacquea sia inutile ma vi assicuro che ogni tipo di incidente subacqueo, anche di tipo lieve e in Italia, può comportare complessità organizzative ma anche spese impreviste. Stipulare un’assicurazione con la leader nel settore, DAN, ti permette di viaggiare tranquillo in ogni parte del mondo con una spesa minima.
E se fai immersioni solo una volta l’anno puoi anche stipulare un’assicurazione che copra solo il periodo della tua vacanza.
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Dopo aver fatto questo check pre-vacanza non ti rimane che consultare la pagina delle nostre offerte e scegliere quella che fa per te: che tu abbia voglia di una vacanza rilassante o di metterti in gioco con un corso avanzato, troveremo la combinazione per soddisfare le tue esigenze.
Istruttrice subacquea e proprietaria del Lustrica diving center. Amante da sempre del mare e appassionata di biologia marina, accompagno i subacquei, o aspiranti tali, alla scoperta del mare e dei suoi curiosi abitanti.